Formazione in Induzione Fasciale
(Fascial Listening Techniques) PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO
Le tecniche fasciali si basano sui concetti sviluppati dal fondatore della Medicina Osteopatica, Andrew Taylor Still, e si sono progressivamente sviluppate ad opera di altri osteopati nel secolo scorso, fino ad acquisire la loro fisionomia definitiva negli anni 80. La formazione comprende lo studio del rilascio miofasciale e capsulare integrato, dello stacking articolare e del repatterning. Il rilascio miofasciale e capsulare integrato è una tecnica di stretching passivo fine altamente interattiva che richiede un feedback dal corpo del paziente per determinare la forza e la durata dell’allungamento e per facilitare il massimo rilassamento dei tessuti tesi o contratti. Per queste caratteristiche è da considerarsi una tecnica non invasiva, particolarmente adatta a trattare problematiche muscolari e articolari croniche e acute in soggetti particolarmente rigidi e tesi, intimoriti dalle tecniche manipolative articolari (thrust) o miofasciali profonde, con una bassa soglia di sopportazione del dolore, o inadatti ad essere trattati con le metodiche attive (Mitchell e Mézières) a causa dei limiti cognitivi imposti dall’età (bambini, anziani).
Lo Stacking Articolare permette, tramite la modalità dell’ascolto, di lavorare in profondità in aree sensibili normalmente interdette alle tecniche strutturali.
Queste due modalità di lavoro possono essere potenziate tramite il movimento attivo del ricevente e l’applicazione dei principi delle Muscle Energy Techniques: le tecniche ad energia muscolare o MET fasciali si servono della collaborazione attiva del paziente, al quale viene richiesto di inspirare ed espirare contraendo uno o più muscoli o muovendo un capo articolare in opposizione ad una controresistenza mirata; la forza utilizzata, diversamente dalle MET strutturali, è minima.
Il Repatterning si basa sul seguente principio: la memoria della nostra forma ottimale o potenziale, ossia ciò che saremmo se fossimo diventati adulti senza subire traumi fisici e psichici, malattie, incidenti, ecc., è custodita nella nostra “rete neuro-miofasciale”. Tramite l’ascolto e l’induzione è possibile lavorare per recuperare la forma originaria, o potenziale.
Il terapeuta che utilizza la tecnica fasciale lavora con il paziente, non sul paziente; è un agevolatore, non un’autorità indiscutibile; invece di pianificare una seduta terapeutica, passo dopo passo attende informazioni dal corpo del cliente e ne segue la guida.
Le tecniche di rilascio e repatterning fasciale si prestano particolarmente ad essere integrate con le altre tecniche che pongono il sistema fasciale al centro della loro attenzione, quali la Manipolazione Viscerale e la Terapia Cranio Sacrale, con le quali condividono molti principi tecnici e filosofici, completandole e potenziandone gli effetti e trasferendo sulle strutture miofasciali e capsulari lo stesso tipo di approccio che le caratterizza, basato sull’ascolto e sulla simultaneità di valutazione e trattamento.
Le tecniche fasciali sono particolarmente utili a chi opera nell’area riabilitativa e a chi, diverso titolo (operatori Shiatsu, Craniosacrale ecc.) cerca un approccio al sistema fasciale non invasivo e attento ai ritmi vitali del corpo.
IL PROGRAMMA COMPLETO: (9 giorni, 66 ore)
LA FORMAZIONE SI RIVOLGE A:
- Fisioterapisti, massofisioterapisti, MCB, operatori del benessere, operatori in Discipline Bio Naturali e tecniche del massaggio, studenti del settore
- Laureati in Scienze Motorie, psicomotricisti, operatori sanitari, naturopati, psicologi e counselors ad indirizzo corporeo, terapisti del movimento, personal trainers. A queste figure è richiesta pregressa esperienza in tecnica manuale
