Formazione in Posturologia Fasciale Evolutiva PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO

Filogenesi, ontogenesi e struttura umana; La teoria basata sul rapporto tra l’evoluzione della specie e l’evoluzione dell’individuo per quanto suggestiva ha delle lacune e non può essere applicata in un contesto antropologico scientifico; tuttavia i punti di contatto tra i processi evolutivi ed involutivi della specie e dell’individuo sono tanti e tali da giustificare l’utilizzo della suddetta teoria per supportare il percorso di Integrazione Posturale Evolutiva che costituisce la struttura portante e il filo conduttore della formazione in Posturologia Fasciale. Basandoci su quella che presumiamo sia stata l’evoluzione strutturale umana a partire dei primi ominidi, fino ad arrivare alla nostra forma attuale (homo sapiens sapiens) e sull’evoluzione dell’individuo, a partire dalla fase embrionale, abbiamo elaborato una metodologia di lavoro la cui filosofia operativa può essere così sintetizzata: la nostra specie ha percorso un cammino evolutivo che l’ha condotta ad assumere la forma attuale, ma l’evoluzione non è ancora terminata, e nel corso della vita la nostra struttura tende a subire un’involuzione posturale e funzionale, le cui cause sono da ricercarsi in fattori quali traumi fisici e psichici, malattie ed interventi chirurgici, attività lavorative o sportive usuranti, la progressiva difficoltà a fornire un’adeguata risposta alla forza di gravità. Il corpo subisce modificazioni e adattamenti, perdendo così il corretto allineamento, e favorendo l’instaurarsi di pattern tensivi e disfunzionali cronici. Il nostro obiettivo è sostenere l’individuo nella sua inconsapevole ma perenne ricerca di perpendicolarità e libertà di movimento tramite un percorso di risimmetrizzazione ed educazione somatica basato sugli step evolutivi ed involutivi della specie e dell’individuo, in cui fondamenti tecnici sono la Kinesitherapie Mézières, l’integrazione Strutturale di Ida Rolf e l’Osteopatia Fasciale. La metodologia fornirà all’operatore, in base a valutazione obbiettiva, sintomatologia e storia clinica del paziente, la possibilità di elaborare protocolli riabilitativi che gli consentiranno di agire rapidamente sulla forma e quindi sulla funzione e sul dolore, oppure di porre in essere un percorso di integrazione posturale evolutiva durante il quale il paziente si riapproprierà completamente del suo corpo, ripercorrendo step dopo step il percorso evolutivo della specie e promuovendo la riorganizzazione della struttura secondo modelli funzionalmente più congrui, ottenendo un miglior allineamento dei segmenti corporei rispetto alla forza di gravità, presupposto quest’ultimo per l’ottimizzazione delle funzioni corporee e delle risorse energetiche. Al fine di promuovere l’integrazione e la comprensione del ruolo primario della rete neuro-mio-fasciale  nella statica e nella dinamica  strutturale e viscerale del corpo umano, è previsto un approfondimento dello studio della fascia e l’analisi comparata di  altri modelli morfologici  quali il viscerale del Dr. Barral e il cranio sacrale del Dr. Upledger. L’obbiettivo è individuare ed esperire tutto ciò che concretamente unisce le diverse visioni, facendolo confluire in percorsi personali di trasformazione e ottimizzazione della struttura verificabili sul campo.


PROGRAMMA IN AGGIORNAMENTO

La Kinesitherapie Mézières 

Teoria

– Principi del metodo
– Elementi di fisica dei materiali
– Teoria sistemica applicata
– Fisiologia dell’equilibrio
– La contrazione eccentrica secondo Mézières
– Le catene cinetiche o muscolari
– Regole generali
– Biomeccanica e fisiopatologia
– Fisiologia dell’esame dinamico passivo
– La scoliosi
– L’articolazione temporo-mandibolare
– Principi del trattamento attivo

Pratica

– Valutazione obbiettiva
– Tecnica – decubito supino
– Arti inferiori elevati
– Seduto

l’Integrazione Strutturale secondo Ida Rolf

 Teoria

 – Principi del metodo
– Il tessuto connettivo
– La rete fasciale
– Tensegrità

Pratica

– Tecniche di rilascio miofasciale:

  • Posizionamento in allungamento e accorciamento
  • Lenghten and Stretch
  • Pin and Stretch
  • Cross Fiber Strokes
  • Separating Muscles)
  • Freeing Muscles
  • Rolling Muscles
  • Active Release

 Il Repatterning Neurofasciale

Teoria

– Fisiologia del repatterning: principi osteopatici, propriocezione, cisti energetica
– Elementi di embriologia
– Elementi di epigenetica
– Le posture in flessione ed estensione secondo Upledger
– La relazione tra struttura e visceri secondo Barral

Pratica

– Presenza e intenzione, quantistica esperienziale
– Dialogo con la rete neuro-miofasciale
– Repatterning assiale
– Repatterning appendicolare

L’Integrazione Posturale Evolutiva

 Teoria

– Filogenesi, ontogenesi e struttura umana; elementi di antropologia:

  • Filogenesi – l’evoluzione strutturale
  • Gli step evolutivi della biomeccanica umana
  • L’involuzione strutturale
  • Ontogenesi – l’evoluzione strutturale; elementi di embriologia
  • L’involuzione strutturale
  • Gli step involutivi della biomeccanica umana

Pratica

– BodyReading
– Integrazione Strutturale Evolutiva – Le 10 sessioni

  • Sessione 1 – Primo step: il piede. BodyReading; liberare metatarsi, tallone, retinacoli, tendini, fascia plantare e crurale. Integrazione funzionale e propriocettiva: lavoro in gravità e grounding. Stabilizzazione isometrica. Integrazione e repatterning neurofasciale.
  • Sessione 2 – Secondo step: le gambe. BodyReading; tibiali, peronieri e gastro-cnemio. Integrazione funzionale e propriocettiva: lavoro in gravità e grounding. Stabilizzazione isometrica. Integrazione e repatterning neurofasciale
  • Sessione 3 – Secondo step: il ginocchio e la coscia. BodyReading; quadricipite, ischiocrurali, miofascia e setti. Integrazione funzionale e propriocettiva: lavoro in gravità, grounding e knee tracking. Stabilizzazione isometrica. Integrazione e repatterning neurofasciale.
  • Sessione 4 – Terzo step: l’anca e il bacino. BodyReading; muscoli, fascia e setti delle strutture superficiali della statica e della dinamica. Integrazione funzionale e propriocettiva: lavoro in gravità, grounding, knee tracking. Stabilizzazione isometrica. Integrazione e repatterning neurofasciale.
  • Sessione 5 – Terzo step: l’anca e il bacino. BodyReading; muscoli, fascia e setti delle strutture del Core. Integrazione funzionale e propriocettiva: lavoro in gravità, grounding, knee tracking, pelvic tilt. Stabilizzazione isometrica. Integrazione e repatterning neurofasciale.
  • Sessione 6 – Quarto step: l’addome, il torace e il respiro. BodyReading; retti addominali e fascia sterno-costale, obliqui, intercostali e diaframma. Integrazione funzionale propriocettiva e respiratoria. Stabilizzazione isometrica. Integrazione e repatterning neurofasciale.
  • Sessione 7 – Quinto  step: la colonna vertebrale. BodyReading; erettore spinale, quadrato dei lombi e psoas. Integrazione funzionale e propriocettiva seduta e in gravità, integrazione funzionale. Stabilizzazione isometrica. Integrazione e repatterning neurofasciale.
  • Sessione 8 – Quinto step: il collo e il cranio. BodyReading; trapezio, miofascia cervicale profonda, SCM, scaleni e sub occipitali; fascia cranica e ATM. Integrazione funzionale seduta e in gravità. Stabilizzazione isometrica. Integrazione e repatterning neurofasciale.
  • Sessione 9 – Sesto step: la spalla e il braccio. BodyReading; M. pettorali e fascia sterno-costale, m. scapolo-omerali, rombo-dentato, rotatori; miofascia e setti brachiali. Integrazione funzionale  propriocettiva e respiratoria seduta e in gravità. Stabilizzazione isometrica. Integrazione e repatterning neurofasciale.
  • Sessione 10 – Integrazione funzionale e propriocettiva finale: lavoro in gravità e grounding per il piede, lavoro in gravità e knee tracking per il ginocchio, integrazione del core, integrazione funzionale respiratoria, integrazione funzionale e propriocettiva seduta e in gravità. Stabilizzazione isometrica. Integrazione e repatterning neurofasciale.

La formazione si rivolge a:

Fisioterapisti, massofisioterapisti, MCB, operatori del benessere, operatori in Discipline Bio Naturali e tecniche del massaggio, studenti del settore.

 Propedeuticità:

E’ richiesto il completamento di uno dei seguenti percorsi: formazione completa in Manipolazione Miofasciale / Induzione Fasciale / Manipolazione Viscerofasciale / Autoterapia Fasciale.